martedì 3 giugno 2008

Compito 8: "I have a dream"

L'intervento di Benedetto De Bernard, durante la conferenza tenutasi il 16 Aprile 2008, tratta in gran parte del ruolo dell'Insegnate all'interno della Facoltà di Medicina e del rapporto che questo deve instaurare con lo studente: la prima cosa da tener presente è che per essere un bravo professore non basta conoscere la materia. Su questo sono sono più che d'accordo: lo studente deve essere prima interessato dalla materia per evitare di impararsi quelle tre cosine a memoria che poi dimenticherà il giorno dopo l'esame.. Del suo intervento condivido anche il discorso riguardo al fatto che il docente deve riuscire anche a tramettere la sua passione, non solo dimostrare di essere competente nella sua materia.. Per quanto riguarda invece la tecnologia (il fatto che questa si sta sempre più intromettendo nel rapporto medico-paziente) ritengo che si debba tener presente l'importanza che possono avere delle parole in più scambiate con il paziente, tuttavia non escluderei la possibilità di poter fare una diagnosi attraverso determinate analisi.

lunedì 2 giugno 2008

"I Care"

"I Care": il motto di un personaggio ormai non più del nostro tempo ma di un'attualità impressionante..La conferenza è stata introdotta da un altro tema di interesse comune: la condivisione e i diritti d'autore; al giorno d'oggi con internet e programmi come e-mule, limewire (chi più ne ha più ne metta..) non consideriamo più che "scaricando" facciamo un danno a chi per tale programma o brano musicale ha lavorato e pensa di farci un guadagno.. Potrò sembrare polemico ma non pensate che possa esistere sulla terra una persona che, in possesso di un Pc e una linea internet, non abbia mai scaricato un file..
Il seminario ha poi cambiato tema per spostarsi sul motto di Don Milani: "I Care". Tale espressione non ha una traduzione corrispondente italiana; si può tradurre con "mi interesso", "mi preoccupo", un po' l'opposto di ciò che esce spesso dalla bocca di molte persone: "me ne pole fregà di meno.."(un po' dialettale, ma chi non l'ha mai detto?!?). Un gruppo di studenti di medicina e altri ragazzi che non hanno nulla a che fare con la medicina ha poi promosso e descritto, con un buffo spettacolo improvvisato, la loro attività di "volontariato" negli ospedali che, in un certo senso prende proprio come esempio l'attività di Don Milani..Il Progetto "m'illumino d'immenso" si occupa di portare un sorriso, un po' di conforto ai malati terminali o ai bambini negli ospedali. Ritengo che questa sia un'iniziativa tanto nobile quanto utile: i malati hanno sempre bisogno del contatto umano e di sorridere soprattutto quando le hanno appena diagnosticato malattie terminali o cose simili.. Spesso il contatto medico-paziente tende a trascurare questo aspetto ed qui che interviene questo gruppo di ragazzi che, travestiti da pagliacci, portano il sorriso e un po' di compagnia a persone meno fortunate.. La conferenza si è conclusa con una manifestazione silenziosa all'interno dell'ospedale di Careggi alla quale molta gente ha partecipato (compreso il sottoscritto) dimostrando pieno appoggio a questa attività..